I meta tag disponibili sono molti e spesso i webmaster ne fanno un abuso, o si lasciano fuorviare da falsi miti. In questo breve articolo vi daremo qualche utile informazione su come utilizzarli.
Meta tag
Negli scorsi articoli del nostro speciale sul SEO, abbiamo analizzato i principali meta tag utili in ambito SEO. Dobbiamo però precisare che i meta tag sono davvero molti e possono avere implementazioni diverse, come gli A-Core, gli Smart Bookmarks, i blin Core e così via. Per esempio, il meta tag:
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=iso-8859-1" />
specifica il set di caratteri utilizzato, mentre il meta tag:
<meta name="author" content="(http://www.futuresoftware.it)" />
specifica l’autore.
Molti webmaster abusano del meta tag meta revisit-after (che serve a comunicare ai motori di ricerca ogni quanto tempo il contenuto della pagina potrebbe variare); consigliamo quindi di non eccedere nell’utilizzo di questo meta tag, ma di utilizzare, per esempio, le sitemap XML per questo compito o il tool GWT offerto da Google.
Tra gli altri tag di cui si può usufruire, vogliamo segnalarvi X-UA-Compatible, un meta tag introdotto da Microsoft e riconosciuto solo da Internet Explorer.
<meta http-equiv="X-UA-Compatible" content="IE=8" >
Con l’utilizzo del codice sopra illustrato è possibile richiedere esplicitamente l’utilizzo del sistema di rendering di Internet Explorer nella versione 8. In questo modo, risolveremo diversi problemi di visualizzazione delle nostre pagine HTML all’interno di Browser che utilizzano Internet Explorer 8 come motore di rendering.
In questa pagina vi sarà utile per seguire le specifiche W3C durante la scrittura dei vostri meta tag.
Il numero di falsi miti e domande più o meno inutili sui meta tag sono numerosi; il nostro consiglio è quello di utilizzare la ragione e il buon senso e non soffermarsi o prendere per buona solamente un’affermazione, anche se proveniente dai massimi guru in ambito SEO.
Una delle osservazioni che abbiamo avuto modo di apprezzare su questo argomento è quella scritta da Andrea Vit, il quale afferma: “Sebbene siano in molti a pensare che il meta tag keyword non debba essere inserito nelle pagine poiché potrebbe ‘insospettire’ il motore per il possibile utilizzo di tecniche ‘spammose’ o di keyword stuffing, io ritengo invece che avrebbe ancora ragione d’esistere, anche se non direttamente per scopi SEO. Pensiamo, per esempio, agli strumenti di ricerca interna di un sito. Potrebbe essere utile utilizzare le parole chiave inserite nel meta tag per raffinare le ricerche e renderle maggiormente puntuali”.
A tal proposito, condividiamo con Andrea l’importanza della scelta di una modalità o funzionalità in base alla relativa utilità, non lasciandoci condizionare da pregiudizi o false credenze.
Autore: Marco Maltraversi – Consulente SEO – Tratto da: SEO e SEM – Edizioni FAG