Chi ha raggiunto i quarant’anni ricorda i fumetti come Il monello dove nell’ultima pagina erano pubblicizzati articoli che promettevano cose incredibili, tra cui gli occhiali a raggi X per vedere le donne come se fossero nude. Bene, la fotografia agli infrarossi non serve a questo.
Infrarossi
La fotografia agli infrarossi è una forma di fotografia parzialmente ottenibile in digitale applicando davanti all’obiettivo un filtro che lasci passare solo i raggi infrarossi. Si dice “parzialmente” perché, nonostante il sensore abbia davanti a sé un filtro che blocca gli infrarossi, una piccola quantità di questi riesce sempre a passare. È possibile, in tal modo, realizzare fotografie davvero inusuali.
Tra le varie curiosità, fotografando agli infrarossi si nota che le piante appaiono con le foglie di un bianco tanto più intenso quanta più clorofilla contengono. Per tale motivo, questa tecnica è usata anche in botanica per esaminare lo stato di salute delle piante stesse.
Questa è solo una delle peculiarità: siccome l’infrarosso è una gamma di luce normalmente non visibile, qualsiasi foto fatta con questa tecnica apre una porta verso un mondo nuovo.
Per esemplificare i risultati ottenibili, si possono confrontare le foto di figura 1. Anche una foto così banale si può rivelare interessante per l’effetto ottenuto.
Va segnalato anche un articolo interessante presente sul sito “fotografia.it” in formato PDF. Oltre a illustrare con alcune foto i risultati ottenibili, sono mostrate alcune fasi della rimozione del filtro blocca infrarossi per ottenere una Nikon D70 specifica per quest’uso. La D70, infatti, si presenta molto semplice da smontare e riassemblare.
La completa rimozione del filtro anti IR è l’unico metodo veramente valido per ottenere fotografie all’infrarosso di qualità.
La presenza del filtro blocca IR, infatti, costringe, in funzione della sua efficienza, a usare tempi di posa molto lunghi. Per contro, smontare e rimontare la macchina per sostituire il filtro anti IR con uno che lasci passare solo gli IR è, di per sé, un lavoro complesso che richiede un’ottima manualità; a questo si aggiunge la difficoltà di trovare un ambiente in cui non vi sia polvere.
Le differenti caratteristiche del filtro anti IR rispetto a quelle del filtro IR, poi, portano ad avere difficoltà di messa a fuoco. Ne deriva che è un lavoro da lasciar fare ad aziende specializzate, dotate della giusta esperienza.
In Italia esistono diversi fotoriparatori in grado di effettuare questa operazione sostituendo il filtro blocca IR con un filtro che lascia passare solo gli infrarossi, ma è possibile anche scegliere filtri che lascino passare una parte dello spettro visibile oltre agli infrarossi, solo gli infrarossi oppure infrarossi, ultravioletti e spettro visibile. Tra questi filtri, come è possibile vedere sul sito Life Pixel, le differenze sono notevoli.
Autore: Enzo Borri – Tratto da: Fotografia digitale 4.0 Reflex… e non solo – Edizioni FAG Milano