In questa puntata del nostro speciale sul business e il marketing con Twitter affronteremo un argomento molto interessante: cosa tweetare su un account aziendale? Quello che bisogna fare è saper misurare tweet di vita vissuta e business. Scopriamo come e perché.
La doppia anima di Twitter
Un profilo business di Twitter deve essere anche un po’ informale. Può sembrare un controsenso, ma un’eccessiva serietà non è adatta a questo social network.
Ecco un esempio che può essere utile per spiegare il concetto. Una cena di lavoro ha sicuramente aspetti informali e momenti in cui si parla d’altro, per esempio l’ultima partita di Champions League o la situazione politica. In un social network è la stessa cosa. È difficile, quindi, dire qual è il giusto mix di business e vita privata in un account Twitter, però il secondo elemento non deve mancare perché è parte integrante e caratteristica del mezzo.
La cosa migliore è cercare di dosare questi elementi nella stessa misura in cui lo fate nella normale vita professionale. Essere voi stessi anche online è il consiglio migliore per costruire un’identità digitale.
Il lato “umano” che traspare da questo network anche quando lo si usa per affari piacerà sicuramente ai vostri clienti, poiché ispira fiducia e invoglia a comunicare. In altre parole, il fatto che Twitter sia basato sulle persone in carne e ossa è sicuramente è un vantaggio per l’engagement, ovvero la possibilità di coinvolgere altre persone nella vostre rete digitale.
Alcune persone decidono di dedicare alla propria vita professionale un account Twitter specifico, conservando quello relativo alla vita privata, magari aperto in precedenza. La doppia gestione si rivela complicata per i motivi che abbiamo elencato prima, ovvero il fatto che anche i tweet business deve contenere elementi di vita privata o quantomeno “vissuta”.
Una doppia identità sul network, però, può risultate molto utile se, tramite il vostro account business, intendete raggiungere un pubblico di nicchia con argomenti mirati.
Tweet it easy
Il neofita di Twitter rischia sempre di incappare nel problema “cosa twittare?”; un interrogativo ancora più gravoso se l’account è stato aperto per scopi business.
A questo riguardo il consiglio che posso dare è di tenere un atteggiamento “tweet it easy”, ovvero non fatevi troppi problemi e scrupoli, twittate quello che vi sentite. Non è necessario né tantomeno auspicabile twittare ogni volta pensieri profondi e risolutivi sull’universo. La maggior parte delle persone ricorderà il vostro tweet per i prossimi cinque minuti, non è un messaggio destinato a rappresentarvi per l’eternità. Quindi non dovete farvi problemi riguardo all’opportunità dell’argomento che volete affrontare per i vostri follower. La domanda “sto twittando la cosa giusta?” semplicemente non si pone, perché non esiste un tweet giusto da postare, esistono solo “i vostri tweet”.
Non bisogna nemmeno pensare di non twittare perché nessuno presta attenzione a quello che scrivete. Piuttosto è sensato preoccuparsi che i post siano in un italiano corretto e senza errori grammaticali. Una forma corretta è sempre un buon biglietto di presentazione, anche in 140 caratteri. Inoltre, cercate sempre di essere professionali e di avere un tono cordiale.
Twittare come persona, non come azienda
Un altro errore da evitare è la pubblicazione di troppi post dedicati alla vostra azienda, in quanto verrebbero inevitabilmente percepiti come messaggi pubblicitari più o meno mascherati. Per evitare effetti controproducenti, non superate quindi la quota di un messaggio ogni 10-12 dedicato direttamente al vostro business.
Mostrare con Twitter se stessi, anziché l’azienda, e sentirsi liberi di farlo può essere più efficace, perché più vi fate conoscere più le persone avranno fiducia in voi.
Tutti noi preferiamo comprare da persone o in posti che ci piacciono e, se vi fate conoscere e piacete agli altri, sicuramente questi saranno più invogliati a comprare da voi piuttosto che da un brand anonimo di cui conoscono solo il lato formale. A nessuno piace avere a che fare solamente con un brand.
Utilizzare Twitter è soprattutto una questione di relazione e comunicazione con le persone. È questo che dovete tenere presente, quindi, se vi trovate a un evento, a un festival o a una conferenza che pensate possa interessare a qualcuno: dovete twittare mentre partecipate.
Anche se avete pochi follower dovete farlo perché può essere un ottimo inizio per dialogare e conoscere delle persone. Tenete presente, poi, che i vostri post possono essere ritwittati, quindi potrebbero raggiungere una notevole audience in maniera indiretta.
10 spunti e regole per i tweet aziendali
Ho provato a riassumere in questo paragrafo alcuni punti fondamentali per la comunicazione business con Twitter:
- Parlate poco di voi e più spesso dei clienti e del mondo che circonda la vostra azienda.
- Postate cose che leggereste anche voi e che vi potrebbero interessare.
- Cercate di utilizzare e gestire l’account Twitter aziendale con un numero sempre maggiore di persone.
- Inserite dei link al vostro blog o canale YouTube.
- Cercate sempre di coinvolgere chi legge in una discussione.
- Quando parlate dell’azienda raccontate anche dei vostri dipendenti e della loro vita.
- Non esagerate con il numero quotidiano di tweet.
- Cercate di essere voi stessi nei tweet, dando un’immagine di quello che siete realmente.
- Siate creativi e innovativi. Sì, sembra un po’ un motto alla Steve Jobs, ma è vero: la creatività in ambito Web è fondamentale. Provate almeno a postare cose curiose e non banali, in grado di attirare l’attenzione.
- Chiedete l’opinione di chi vi legge con domande aperte.
La linea editoriale
Come abbiamo visto poco fa, capire la direzione da seguire con Twitter è la prima cosa da fare. Potete utilizzare il network per dialogare con i clienti, per cercarne di nuovi, per trovare nuovi partner commerciali o semplicemente per stabilire una presenza anche in questo canale. Alcune aziende, infatti, in base a una scelta mirata, considerano Twitter semplicemente come parte di una sorta di “pacchetto digitale” e lo utilizzano assieme ad altri canali, come per esempio Facebook, spesso con le stesse dinamiche.
L’importante è avere chiara la direzione in cui procedere: dagli obiettivi discendono il numero e il tipo di aggiornamenti sul network.
Usare Twitter non è certo come dirigere un giornale, ma una volta che decidete di diventare editori di contenuti in maniera continuata e in ambito professionale con questo social network, è bene che impostiate una linea editoriale precisa a cui si devono attenere tutti i tweet.
Questo aspetto è ancora più importante se, nella vostra azienda, si dedica a Twitter più di una persona.
Autore: Lino Garbellini – Tratto da: Twitter per la tua vita e il tuo business – Edizioni FAG