Per avere un buon successo si Twitter promuovendo il proprio marchio o se stessi, è necessaria una strategia. In questo articolo del nostro speciale sul business e il marketing con Twitter, vedremo cosa fare quali strumenti possono essere utili.
Pianificare la strategia
Come per il marketing offline, per prima cosa è fondamentale, anche con i social media, avere chiaro in mente l’obiettivo che si vuole conseguire con la propria strategia marketing su Twitter.
È necessario stabilire quali sono le persone che si desidera raggiungere tramite il social network e quelle con cui è proficuo instaurare un rapporto. O, quanto meno, è importante capire a quale nicchia di persone o a quale gruppo saranno destinati i vostri tweet.
Per esempio, se siete un camioncino che vende panini il vostro scopo è raggiungere i ragazzi e i lavoratori in pausa pranzo e le persone che escono dai concerti o dallo stadio. È proprio da queste persone che dovrete farvi trovare su Twitter, magari utilizzando l’hashtag degli eventi a cui partecipano.
Invece se realizzate e vendete biciclette per il triathlon, il vostro scopo sarà raggiungere le persone che praticano questo sport.
L’importante è avere chiaro il vostro cliente ideale o il vostro nuovo tipo di cliente che pensate di raggiungere con Twitter. Per farvi un’idea più approfondita riguardo al target di riferimento, potete per esempio chiedere un parere ai vostri clienti che sono già su Twitter o a persone che seguono degli argomenti vicini al vostro ambito commerciale. In linea di massima, di solito c’è poco da inventare, in quanto le persone a cui il vostro business è destinato sono le stesse del mondo offline. Resta da capire come e in che modo sono su Twitter.
Cercare informazioni sul brand e i concorrenti
Un aspetto che differenzia Twitter dagli altri social network, e ne rappresenta un valore aggiunto, è la funzione Search, il motore di ricerca interno che funziona sia sugli utenti sia sui singoli argomenti.
Usatelo per cercare più informazioni possibili riguardo al vostro brand. Dovete capire cosa si dice in relazione alla vostra azienda e, soprattutto nei casi in cui si parla di voi in maniera negativa, introdurvi nei discorsi online per riuscire a gestirli. In caso di giudizi negativi su di voi, il vostro obiettivo è intervenire risolvendo la situazione o la causa che ha generato il giudizio. La cosa migliore da fare è spostare queste discussioni su un’altra piattaforma, meno pubblica, per esempio e-mail o telefono, limitando i danni ed evitando uno spazio aperto a tutti come i social network.
Perché voi?
Trovato il target verso cui indirizzare la strategia è bene capire cosa rende unica la vostra azienda, quali sono i fattori che la distinguono dai concorrenti e che porteranno il cliente a scegliere voi o i vostri prodotti.
Trovato il vostro “quid”, l’aspetto fondamentale della vostra personalità nel business, dovete lavorare proprio su questo aspetto e comunicarlo via Web. È la vostra unicità, quella da valorizzare con i social media e il valore aggiunto che vi permette d’attirare nuovi visitatori, clienti o semplici curiosi.
Iniziare a twittare
I tweet devo essere regolari in termini di frequenza, per esempio un paio di volte a settimana per cominciare. Per attirare l’attenzione potete proporre offerte specifiche solo per i clienti di Twitter, meglio ancora se riuscite a legarle a chi condivide un vostro contenuto o link al sito Web.
Il consiglio è quello di iniziare a “cinguettare” in maniera molto soft, facendo delle domande aperte sui prodotti o servizi che l’azienda offre, magari proprio quelli per cui desiderate avere un feedback o soddisfare curiosità particolari.
Attenzione, però: per questo tipo di tweet è necessario avere i riflessi pronti riguardo alle eventuali risposte; lasciarle cadere nel vuoto avrebbe l’unico risultato di dare un comunque un’immagine negativa dell’azienda.
Un’altra via per cominciare a utilizzare l’account Twitter in modo proficuo per il business è rispondere alle domande di altri utenti riguardanti gli argomenti o i settori che vi competono. Per esempio, se vendete libri e un vostro contatto posta un tweet del tipo:
@vagabondvagabond: oggi sono in viaggio per Roma, che libri mi consigliate?
Rispondere in maniera concisa e pertinente è il minimo che possiate fare per lanciare le basi di futuri rapporti commerciali.
Oppure potete puntare sull’empatia con le altre persone twittando un saluto o uno stato d’animo particolare legato alla vostra giornata lavorativa. Ecco un esempio banale di questa tecnica:
@tantisaluti: Buongiorno ragazzi, è lunedì, vi auguro una buona giornata!
Creare la community
Oltre a twittare contenuti interessanti e avere quindi autorevolezza nel proprio settore, è fondamentale riuscire ad avere un buon numero di follower. In altre parole e banalmente, qualcuno che questi contenuti li legga. Questa è proprio la parte più complicata del piano di marketing e quella che richiede più impegno.
Considerato che la prima operazione che normalmente si fa per avere più follower è aggiungere following in maniera sconsiderata, sperando che ricambino, è bene premettere che il numero massimo di persone che è possibile seguire in un giorno, quello consentito da Twitter, è 1000 utenti. Un limite necessario per evitare spam e account finti gestiti tramite software.
Inoltre il sistema richiede sempre che i vostri following e follower siano bilanciati, per evitare che account robot creino problemi sul network, per esempio seguendo centinaia di persone senza essere seguiti da nessuno.Esistono tool che possono facilitare la vita di chi è in cerca di follower che permettono ad esempio di cercare utenti Twitter tramite parole chiave che hanno inserito nei loro tweet e seguirli in blocco.
Anche in questo caso l’obiettivo è farsi conoscere, in modo che queste persone ricambino seguendovi a loro volta. Twitter facilita le cose perché, una volta che avete deciso di seguire una lista creata in base a una chiave che ritenete interessante, ve ne suggerisce delle altre.
Se invece volete fare ricerche più approfondite sulla casella Bio degli utenti, la risposta ai vostri problemi si chiama Followerwonk Una volta inserita una parola chiave, Followerwonk è in grado di trovare gli utenti che l’hanno inserita nella Bio e dirvi se li seguite già oppure se vi seguono loro. Il servizio, però, ha anche un’altra funzione, ovvero consente il paragone tra diversi profili, riguardo ai follower e alla loro attività online.
Listorius è un motore di ricerca molto particolare, in grado di trovare utenti Twitter e gruppi di utenti presenti nelle Liste di Twitter associati a una particolare parola chiave. Il tool interagisce direttamente con Twitter, per cui potete scegliere di seguire gli account trovati con un solo clic. Listorius è molto orientato alla realtà degli Stati Uniti, ma è sicuramente da non trascurare. Potete cercare persone anche tramite le parole chiave già presenti o nelle List Top proposte automaticamente. Twitter Grader è invece un servizio che, tramite un ranking (punteggio), è in grado di calcolare la vostra influenza sul social media di San Francisco. Consente inoltre di fare ricerche sugli utenti del media basate su determinati parametri a livello geografico, per esempio la città o lo stato.
Esistono anche siti che aiutano chi è alla ricerca di follower incoraggiando lo scambio di following. In pratica, fanno in modo che chi è alla ricerca disperata di follower possa trovare altri come lui per “ricambiare il favore” di essere diventato follower o per inserirsi in liste di persone che dichiarano di “seguire a loro volta chiunque diventi loro follower”. L’utilizzo di siti come questi rientra sicuramente nei tentativi “poco ortodossi” di aumentare la propria area d’influenza con Twitter. In realtà, perché la strategia marketing possa funzionare, è indispensabile avere utenti realmente interessati al vostro brand e agli argomenti di cui vi occupate, quindi non sempre le tecniche di questo tipo si rivelano efficaci. Potete anche vantarvi con gli amici o con il capo di avere 10.000 follower, accumulati con tecniche più o meno normali. Quello che conta, però, è il numero di questi che realmente vi legge e interagisce con voi, non il numero in sé.
Ricapitolando quindi, la cosa migliore da fare per avere un buon seguito su Twitter – e un alto numero di follower – è twittare cose interessanti in maniera regolare e interagire con gli altri utenti. A questa regola aurea possiamo poi aggiungere le seguenti:
- Seguite le persone più attive sul network riguardo ai vostri argomenti preferiti.
- Assicuratevi di avere una foto del profilo che vi faccia conoscere e individuare facilmente, e anche di aver inserito nella Bio le parole chiave degli argomenti per voi più importanti.
- Cercate le persone da seguire utilizzando come chiave i vostri interessi.
- Cercate anche le discussioni in corso, tramite gli hashtag e il motore di ricerca, utilizzando i vostri interessi come chiave. Quando trovate le discussioni partecipate, ma con argomentazioni pertinenti e senza essere troppo aggressivi.
- Usate sempre gli hashtag nei vostri tweet.
- Ripetete dei tweet che vi sembrano validi. È una tecnica efficace, da usare però con moderazione.
- Inserite il widget “Seguimi su Twitter” sul vostro sito o il vostro account quando partecipate a una discussione sul Web.
- Inserite il vostro account Twitter nella firma automatica delle vostre mail.
- Cercate nelle liste degli account che secondo voi hanno più credito per vedere se ci sono liste di persone da seguire (per avere visibilità e follower) o dedicate agli argomenti di vostro interesse.
- Non decidete di smettere di seguire qualcuno appena questo vi segue. Questa tecnica può essere controproducente, soprattutto su larga scala, sia perché facilmente quella persone se ne accorge e quindi a sua volta smette di seguirvi, sia perché Twitter ha una sorta di sistema di controllo sui movimenti troppo veloci di follow/unfollow.
- Promuovete il vostro account Twitter con altri social network.
- Rispondete sempre a chi vi cita o vuole dialogare con voi su Twitter.
Monitorare i follower in uscita
Sappiate anche che, anche quando potrete vantare migliaia di follower, esisterà sempre qualcuno che decide di smettere di seguirvi, un utente che magari seguite voi o che conoscete di persona. È normale, non dovete prenderlo come un affronto personale, sono cose che capitano, magari anche inavvertitamente oppure perché quella persona vi segue già su altri network dove postate le stesse cose, o ancora per altri motivi più specifici. Impossibile saperlo e ancora più stupido chiederlo al diretto interessato. Meglio non prendersela, sono cose normali con i social network. Detto questo, se vi state muovendo per aumentare il vostro numero di follower conviene sapere quanti sono quelli che hanno deciso di smettere di seguirvi; per farlo io uso JustUnfollow. Il tool è gratuito è soprattutto ha una grafica chiara e comprensibile. Vi potete iscrivere tramite l’account Twitter e sulla destra appariranno tutte le voci con le informazioni che JustUnfollow è in grado di darvi, compreso chi ha smesso di seguirvi e il numero dei vostri fan (definizione quanto mai gratificante nei confronti dei vostri sforzi sul social media, indica le persone che vi seguono senza che voi seguiate loro). Con JustUnfollow sono anche visibili le persone che seguite inattive da lungo tempo.
Sapere chi ha smesso di seguirvi è importante perché è una sorta di indice della vostra popolarità. Perdere parecchi follower in un determinato periodo, per intenderci oltre i 15/20 al giorno, può voler dire che i vostri tweet non sono sufficientemente interessanti in base agli argomenti che avete indicato. Inoltre, tra le persone che smettono di seguirvi, potrebbero anche esserci utenti che ritenete importanti e autorevoli.
In entrambi i casi la cosa giusta da fare è riconsiderare la vostra strategia riguardante Twitter e cercare di dare “più valore” a ogni singolo tweed.
Storytelling
Una volta creata un’audience di persone che vi seguono, è arrivato il grande momento. Ora potete cominciare a twittare seriamente e raccontare storie interessanti al punto da diventare virali ed essere condivise tra gli utenti. Meglio ancora per voi se queste storie contengono un link e sono in grado, al contempo, di aumentare il traffico Web sul vostro sito, facendovi conoscere meglio da chi, fino a poco tempo fa, ignorava la vostra esistenza.
Tenete presente che, secondo uno studio della società Umpf (www.umpf.co.uk) Twitter è, tra tutti i network, quello in cui le persone sono più invogliate a condividere una nuova storia; in maniera quasi cinque volte superiore a quanto accade su Facebook, 15 volte superiore a LinkedIn e una trentina di volte più di Google+.
Anche a questo proposito, sentiamo il parere di Scott Monty.
Quanto è importante lo storytelling nel Social Media Marketing?
È senza dubbio molto importante. È qualcosa in più che raccontare semplicemente se stessi in poche parole. Sui social network è necessario raccontare una storia che sia in grado di coinvolgere i clienti, che li possa interessare e che loro leggano volentieri.
In altre parole, una storia che li possa coinvolgere?
Sì, una storia in cui loro si possano immedesimare. È necessario dare al cliente una possibilità di essere parte del brand. Proprio per questo motivo abbiamo creato un sito, social.ford.com, che contiene foto, video e storie che abbiamo raccolto con l’aiuto degli appassionati al nostro marchio e in cui altri clienti si possano immedesimare.
Un’auto è una parte significativa della vita di una persona e in molti vogliono condividere la propria esperienza – positiva e negativa – tramite i nuovi media. Per questo abbiamo realizzato il sito Web Social Ford, per offrire un terreno comune alla passione dei clienti per il marchio. A mio parere è necessario dare alle persone la possibilità di essere parte della storia.
Autore: Lino Garbellini – Tratto da: Twitter per la tua vita e il tuo business – Edizioni FAG