Le reti sociali rappresentano per le campagne di marketing uno strumento per il business su internet che non va assolutamente trascurato. In questo secondo articolo del nostro speciale sull’e-business, scopriremo il perché.
Social Network
L’evoluzione della comunicazione attraverso Internet ha generato la nascita di una serie di nuovi strumenti che le aziende (ma anche i liberi professionisti) non si possono permettere di trascurare.
Per social network si intende un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, alla condivisione di un comune hobby o interesse generico. In pratica, sono i luoghi virtuali dove gli utenti possono esprimere, più o meno liberamente, le proprie comunicazioni interpersonali, generando in questo modo opinioni che si diffondono. Già esistenti prima di Internet, sono esplose con l’ausilio del web, rappresentando sicuramente un fenomeno senza precedenti sia da un punto di vista antropologico che da un punto di vista economico. Infatti, grazie alla divulgazione dell’informazione che può essere generata da chiunque, sempre più aziende devono fare i conti con la “recensione” che possono avere i propri servizi e prodotti.
Immaginate di dover acquistare un dato prodotto, come può essere un comunissimo elettrodomestico, o un servizio come può essere un pacchetto viaggio in una determinata meta. Il consumatore medio cercherà di reperire tutte le informazioni possibili con qualsiasi mezzo. In particolare, Internet ha agevolato quella che è la comunicazione che una data azienda può dare sui propri prodotti e servizi, garantendo un’ampia e dettagliata descrizione di quello che ci possiamo aspettare diventando loro clienti.
Sicuramente questo ha garantito in questi ultimi anni, un modo differente di vedere il proprio target, in particolar modo ha spinto l’azienda ad adottare una comunicazione più curata e dettagliata con la propria clientela. Oggi, però, grazie ai social network, la comunicazione relativa ai prodotti e servizi è ampliata da quelle che sono le esperienze di altre persone, consumatori come noi, che possono descrivere quella che è stata o è la loro esperienza.
Immaginate quindi di avere di fronte un esperto di marketing che cercherà di illustrarvi tutti i vantaggi del prodotto che state acquistando dalla sua azienda e un’altra persona come voi con le vostre stesse esigenze e conoscenze che ha già acquistato quello che intendete comprare, voi a chi credereste?
Questo è in pratica quello che sta accadendo negli ultimi anni grazie alla divulgazione di siti Internet dedicati a determinate esperienze di acquisto piuttosto che di blog indipendenti.
Questo concetto è stato ampiamente recepito dai grandi retailer via Internet, che offrendo prodotti e o servizi di più aziende ospitano intere sezioni dedicate alle esperienze di chi ha già acquistato un determinato prodotto. Spesso questo tipo di recensione è incentivato da sconti e o buoni sui futuri acquisti.
Un esempio è rappresentato da Pixmania che, oltre alla descrizione del prodotto, mette a disposizione le recensioni degli utenti che lo hanno acquistato. L’incentivo a lasciare delle recensioni è dato dalla possibilità di vincere buoni acquisto o prodotti. Come risultato un utente può effettuare le proprie scelte di acquisto sia in base alle caratteristiche presentate dalla società produttrice che all’esperienza diretta di altri acquirenti.
Altro esempio di successo nell’utilizzo dei social media per i consumatori è rappresentato da Ciao.it, community on line costituita da diversi milioni d’iscritti che rilasciano opinioni e valutano milioni di prodotti e servizi a beneficio degli altri utenti/consumatori. L’accesso è gratuito e si possono trovare informazioni e opinioni a proposito di prezzi, prestazioni e impressioni oltre alla possibilità di effettuare una ricerca del miglior reseller on line. Il sito attualmente è visitato da più di 38 milioni di persone in tutta Europa.
Ritorna in voga quindi il vecchio passaparola conosciuto in rete come “buzz” (brusio) e che già oggi nei mercati nord americani rappresenta un modello di business e di marketing on line cui non ci si può sottrarre per fare brand.
Infatti, “i mercati sono conversazione” come si afferma nel Cluetrain Manifesto di Rick Levine, Christopher Locke, Doc Searls, e David Weinberger, ormai diventati esperti di marketing digitale: quindi la comunicazione delle aziende deve concentrarsi sulla ricerca di dialogo mutando la sua forma e i mezzi da adottare.
Si pensi solo alla possibilità che si prospetta di poter controllare il passaparola che si genera intorno a un dato servizio o prodotto: ciò significa poter comunicare con il proprio target e mettere in discussione il proprio modello di business. Non più solo azioni di marketing virale dunque, ma veri e propri collegamenti con il nostro pubblico che ci possono permettere di trasmettere la nostra vision ed eventualmente poter aggiustare la mira su quello che esattamente i nostri clienti cercano nei nostri prodotti e servizi. Le distanze tra produttore e consumatore diminuiscono quindi, e di fronte a un target sempre più informato, critico ed esigente, si può trovare la strada per inserire il proprio cliente nella catena di produzione e far crescere il proprio marchio. In pratica, quindi, bisogna sempre ricordare da un punto di vista aziendale, di essere delle persone comuni che offrono un prodotto o una soluzione ad altre persone comuni. Questo implica adottare una comunicazione facilmente comprensibile, sia nella descrizione dei propri prodotti e servizi, che nell’impostazione del proprio sito aziendale, curando il più possibile quella che è l’usabilità; essere sempre diretti e pronti a confrontarsi con il proprio target, sfruttando tutti i canali comunicativi a disposizione.
Esistono altri social network come: Linkedin, Xing, Facebook, Pulse di Plaxo. Questi network permettono di poter inserire un proprio profilo personale per poter essere in contatto con milioni di altre persone nel mondo per motivi di affari, personal ecc.
In pratica, grazie a queste registrazioni, risulta più facile poter trovare: opportunità di business internazionale o locale per la nostra azienda; personale adatto per la crescita del nostro organico; fino alla ricerca di persone con cui abbiamo perso i contatti da anni come possono essere i nostri compagni di scuola. Social Utility quindi che consento realmente di poter eliminare le distanze e far interagire le persone per la creazione di un network, creando gruppi di discussione interni, newsletter informative dedicate e scambio d’informazioni.
Autore: Gian Carlo Manzioni e Paolo De Ritis – Tratto da: Marketing e innovazione – Edizioni FAG