Nel corso di questo speciale sul SEO, abbiamo visto come usare forum e blog può scegliere aiutare la crescita del nostro sto, in questo articolo in particolare vedremo come procedere nell’utilizzo dei commenti che di solito è possibile inserire nei post dei blog. La prima operazione da fare sarà scegliere i blog più appropriati ai nostri scopi.
Commentare solo ciò che ci piace
Leggere prima, commentare dopo. In questa semplice regola si nasconde una strategia ben più complessa. Se si vuole promuovere un sito che parla di marketing, è bene prima di tutto sapere chi, nel Web, si occupa di cose simili, e non parliamo di concorrenti, più semplicemente di blog. Usando Google, Technorati, de.licio.us o qualunque altro strumento, è necessario scovare i blog che si occupano di argomenti simili a quello in cui ci troviamo a operare. Una volta individuati, iniziamo a leggere i post di quelli che più ci interessano: ci troviamo d’accordo con quanto espresso? Diamo inoltre un’occhiata agli archivi dei precedenti post; il blogger pubblica spesso argomenti che potrebbero interessarci? Torneremmo in seguito su questo blog per controllare altri argomenti? Se queste domande trovano una risposta affermativa allora vale la pena iscriversi al feed RSS di questo blog, perché potrebbe diventare un territorio fertile per accrescere la propria reputazione, di cui abbiamo parlato nello scorso articolo.
Potremmo però trovarci anche di fronte a un blog che pubblica notizie non propriamente corrette, fuori dalla realtà, poco credibili. Secondo la nostra educazione e cultura, questi post sono scorretti? Sbagliati? E i lettori di questo blog come la pensano? Ciò che a noi sembra sbagliato risponde a un sentimento collettivo dei lettori? Beh, se le cose stanno davvero così, anche questo può essere un blog su cui in futuro costruire la propria reputazione, anzi con maggiore facilità, poiché i nostri futuri commenti potrebbero facilmente incontrare il favore dei lettori.
Questo particolare caso può però essere maggiormente utile quanto ci si trova in presenza di argomenti che siano in qualche modo “oggettivi”. Per esempio, cercare di correggere un web designer in erba che nel suo blog parla del tag <font> come pratica corretta, suggerendogli invece l’uso dei CSS, è sicuramente una cosa utile. Lo si sta aiutando a migliorare il suo approccio al web design su basi oggettive, e da ciò ne deriva una maggiore autorità, nei confronti suoi e dei lettori. Ma contrastare un blogger innamorato di Microsoft Windows, che odia i computer Apple, cercando di far prevalere invece la nostra idea che questi ultimi sono migliori, condurrebbe senza dubbio a una eterna lotta di commenti, costruiti per lo più su questioni personali e arbitrarie, senza dunque ottenere alcuna crescita in termini di visibilità, autorità e reputazione.
I contenuti fanno la differenza
Dopo aver trovato un certo numero di forum o blog in cui poter discutere,siamo pronti a cominciare. Leggendo i vari commenti c’è qualcosa che suscita il nostro interesse? Abbiamo domande particolari da porre al blogger? Abbiamo da aggiungere utili dettagli rispetto ai commenti degli altri lettori? Questi aggiungono valore alla discussione? Un modo semplice per procedere nei commenti è quello di fare come se fossimo nel nostro blog: commentare aggiungendo spunti utili per l’argomento e i lettori.
Se invece non abbiamo niente da dire è meglio non forzare la mano inserendo commenti inutili e non pertinenti. Aspettiamo fino a quando non si manifesti il momento per intervenire e facciamolo solo a quel punto. Se proviamo comunque a commentare, senza avere argomenti validi, il tutto non farà altro che screditarci agli occhi degli altri, e dunque il lento processo di crescita della reputazione avrà una battuta d’arresto. Inoltre, questi saranno ancora meno attratti dal nostro sito web. In maniera del tutto astratta, i nostri commenti rappresentano agli occhi dei lettori l’antipasto: con questo dobbiamo stimolarli a continuare il pranzo nel nostro sito.
Se serviamo loro qualcosa di poco appetibile o peggio ancora di “cattivo sapore”, non saranno certo attratti del “resto del cibo”, e dunque non seguiranno i link che conducono dove li vogliamo attrarre. Riuscire a collegarsi in maniera stabile con questi utenti è fondamentale, poiché il traffico dai motori di ricerca è un elemento utile, ma il traffico diretto da utenti legati a un medesimo argomento è forse ancor più rilevante.
Suggerimento
Quando si inseriscono commenti in un blog, il proprio nome utente di solito contiene già il link al proprio sito web, è però possibile inserire anche dei link nel testo del commento. Alcune volte tale approccio può risultare ai limiti dello spam, la cosa importante è che il link aggiunga valore a ciò che si scrive. Se si vuole puntare dunque al sito, vale la pena collegarsi a una pagina che sia pertinente con l’argomento trattato, invece che inserire genericamente il link alla homepage.
Autore: Davide Vasta – Tratto da: SEO Ottimizzazione web per motori di ricerca – Apogeo